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Riccardo Arnò ospite alla Sezione di Tolmezzo

La Sezione di Tolmezzo ha ospitato con grande piacere la visita del componente CAN 5 Riccardo Arnò per la dodicesima Riunione Tecnica. A testimoniare l’importanza dell’evento e dell’ospite va sottolineata la presenza di numerosi arbitri e osservatori da altre sezioni, oltre a quella del rappresentante del Comitato Regionale, Gilberto Piva col mentor regionale per il calcio a 5 Andrea Bagnariol.

 Dopo i saluti di rito da parte del Presidente della Sezione Nicola Forgiarini, la parola è subito passata all’ospite, capace di intrattenere la platea con vivacità e competenza su alcuni temi dell’arbitraggio ed in particolare sulle peculiarità del calcio a 5, interagendo efficacemente con i numerosi colleghi presenti.
Il cuore della lezione tecnica è stata la risposta a due domande fondamentali.
La prima: “perché il calcio a 5?”. Il mondo del calcio a 5 è stato protagonista di una crescita molto accentuata: dal 2008 ad oggi sono raddoppiati i tesseramenti, e questo, con molti altri dati, non è passato inosservato né ai media né a coloro che negli ultimi tempi hanno deciso di investire nel mondo del futsal. Ma soprattutto il calcio a 5 può costituire una palestra per il calcio a 11: una disciplina propedeutica in cui allenare la capacità tecnica, la velocità, anche di pensiero, e la visione di gioco; di questo sono testimoni le molte società professionistiche che formano i loro giovani calciatori nel Futsal affinché questi, una volta inseriti nel calcio a 11, riescano ad emergere maggiormente.

La seconda: “perché l’arbitro di calcio a 5?”. Riccardo ha confrontato i terreni di giuoco delle due discipline, dimostrando che lo spazio nel calcio a 5 è equivalente a quello di una area di rigore nel calcio a 11. Per gestire quello che i 10 calciatori fanno in uno spazio così ristretto l’arbitro di calcio a 5 deve essere dotato di prontezza di riflessi e personalità; a queste difficoltà si aggiunge la necessità, per un direttore di gara, di saper selezionare i falli ed effettuare una grande attività di prevenzione (nel calcio a 5 i falli sono cumulabili). La concentrazione durante una partita di calcio a 5 deve essere sempre alta per evitare di sbagliare; nell’ultima parte della sua presentazione Riccardo ha quindi parlato di uno degli errori più comuni che i fischietti, non solo di calcio a 5, compiono: guardare il pallone. Questo infatti, nonostante sia un comportamento naturale, porta a restringere il proprio campo visivo e a perdere il controllo di quanto fanno i calciatori. Un modo per abituarsi a non commettere questo errore è, per esempio, abituarsi a seguire le gare dai colleghi non dalla tribuna, ma posizionandosi alla stessa altezza del terreno di gioco e concentrandosi sui calciatori, in particolare quando questi stanno per contrastarsi.

Dopo che Riccardo ha concluso il proprio intervento, la serata è continuata nella sala conviviale della Sezione, dove i presenti hanno potuto cenare in compagnia dell’ospite, continuando a chiedergli varie curiosità e dettagli sul mondo del calcio a 5.